Domenica 4 ottobre, san Francesco, al Fontanile dell’Ariolo di Gavasseto abbiamo avuto l’occasione di passare un pomeriggio immersi nella natura camminando nel prato, un tempo coltivato, lasciato appositamente incolto dai ricercatori dell’università di Parma per valutare la diversità delle specie arboree che vi crescono e che aumentano ogni anno manifestando la naturale biodiversità.
San Francesco chiedeva che nel convento si lasciasse sempre una parte dell’orto non coltivata, perché vi crescessero le erbe selvatiche, in modo che quanti le avrebbero ammirate potessero elevare il pensiero a Dio, autore di tanta bellezza.
Come già da alcuni anni, diverse famiglie dell’Unità Pastorale Beata Vergine Della Neve, hanno accolto l’invito di mettere a dimora delle piante a ricordo dei bimbi nati nell’anno e sono venute per preparare le buche nelle quali sistemarle, aggiungendo un cartellino con il nome dei bambini. Altri sono venuti per vedere la crescita di quanto piantumato negli anni precedenti.
Il lavoro manuale di tante mamme e papà è servito più di tante parole ad esempio di come apprezzare, rispettare e custodire il creato preparando un tesoro per le generazioni future.
Nel corso dell’iniziativa, a cura del gruppo Laudato si’, sono state distribuite delle cartoline con invito a piantare alberi e cercare di fermare la violenza che l’uomo esercita sulla natura. L’immagine, molto forte, rappresenta da una parte un albero antropomorfo di donna che sanguina e con bambino al collo, propone sull’altra facciata esempi di piantumazioni che invitano alla speranza.
Dobbiamo essere sempre più custodi e non padroni del creato che ci è stato affidato.
Ricordiamo che il 21 novembre si celebra la giornata nazionale dell’Albero;
gli alberi con il loro indispensabile contributo alla vita assorbono anidride carbonica e restituiscono ossigeno, proteggono la biodiversità, hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico.
Il gruppo Laudato si’ mette a disposizione le cartoline e la locandina a chiunque ne faccia richiesta
Chiedere a don Emanuele Benatti